martedì

Lamento del Giardiniere



In questa giornata di sole e di vento
Ho piantato una rosa per farne nascere cento
continuavo a ripetermi 'piantala!'
ma piu' continuavo e piu' non piantavo
l'ho piantata con tutto
per un po' perlomeno
con i volti frustrati
con padroni e psichiatri
con datori e impiegati
con artisti di strada
con sfigate mondane
con colleghi distratti
con scrittori in carriera
con pesanti ricatti
l'ho piantata con loro
l'ho piantata coi managers
e coi filosofi persi
l'ho piantata con gli inbound e gli outbound
l'ho piantata con i briefing
e tutte le sale break
l'ho piantata con me
che facevo il buffone
l'ho piantata di colpo
senza chiedermi come
l'ho piantata col pianto
son volato quassu'
ritrovandomi fermo
perso come d'incanto
ho piantato una rosa
io che odiavo le rose
che poi mai e poi mai avrei mai regalato
ho piantato di credere
che una rosa se ha spine
non fa poi cosi' male
ora pianto di nuovo
queste righe dal suolo
chi non sa non capisce
ma chi coltiva una rosa
se poi spera che cresce
l'importante e' osservare
il suo lento sbocciare
dalla terra piu' putrida
nasce il frutto piu' bello
da una vita monotona
nasce solo la noia
e sua zia paranoia
ho piantato una rosa
e gia' scritto un curriculum
nella valle di Beira
ora osservo e mi godo
pure se per un attimo
panorami e distese
frutti alberi e un cane
con la rosa piantata
aspettando che cresca
come luna calante
come sorgente fresca.

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