domenica

La Lista di cose da non dimenticare



L'odore di affumicato, le porte basse, la cucina con la tovaglia a quadri rossi e bianchi, la pioggia dei giorni scorsi, donna Laurinda, Joaquim e i tubi del gas che non funzionano, il riscaldatore e la ventola che salta provocando un rumore fastidioso, la radio, ancora la pioggia e il vento, l'energia eolica, la nebbia, Bianca, Bruna e Chiui, l'asino che traina la legna, i sogni andati persi la mattina seguente, le scale, le campane a mezzanotte, le campane alle tre di notte, la mia inquietudine, la sua inquietudine, lontani dal mondo, ma più precisamente quale mondo?, il thè alla cidreira, il thè alla cannella, il giro ancora da fare, il chouriço, i ragni e le ragnatele, le api e le rose, la neve che aspetti e quella che mai arriva, le zanzare d'inverno, i cancelli e le chiavi, le lampade ad olio, il telescopio, le cene, i pranzi, il vino Bairrada 1983, le guanciotte rosse, i dipinti dei leitoes, la camera, il letto, la coperta di pecora e la coperta di capra, le borracce d'acqua calda, lo stendipanni il camino che fuma, il centro perduto, la strada deserta, il chiamare qualcuno che ormai non c'è più e incontrarlo qua dentro, da qualche parte o forse solo dentro di noi, il vecchietto che passa, non capisci che dice ma gli dici 'bom dia'.
Anche l'orologio ha smesso di guardare i giorni, ed anche i miei sogni, per un attimo trovano un rigenerante riposo.

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